Scala Cravieu

Collegamento turistico a Celle Ligure [2023]

Progettato con Studio Pisano Bordoni.

Il progetto della scalinata Cravieu nasce dalla volontà dell’Amministrazione del Comune di Celle di recuperare un percorso pre-esistente e i manufatti ad esso connessi per riannodare i fili della nuova connettività vocata al turismo lungo la costa con i siti di interesse posti ad una quota sovrastante, fra i quali l’importante bellezza individua di Parco Bottini.

L’intervento di accessibilità si configura come un intervento di rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale a favore della mobilità sostenibile ciclo-pedonale.

Il Comune di Celle ha intrapreso un progetto regionale di rifunzionalizzazione ciclabile delle gallerie ferroviarie per la realizzazione del “Percorso ciclopedonale nel tratto di Gallerie ex FF.SS. di Cassisi e Roglio”, questo nuovo itinerario ha una unica apertura verso la zona marina proprio in corrispondenza della scalinata Cravieu. Attraverso la realizzazione di questo intervento di recupero della scalinata si creerà un ulteriore percorso turistico che porterà le persone alla scoperta della zona sovrastante la marina, zona altamente attrattiva, valorizzando e vitalizzando un bene paesaggistico di alto valore identitario quale è Parco Bottini.

L’intervento è situato nel comune di Celle, sul lungo mare in corrispondenza della nuova Marina, salendo fino alla quota della zona residenziale di Loc. Bottini, ad est del dell’omonimo Parco.

La zona a quota mare, molto fruita turisticamente, è separata dall’ambito collinare da un dislivello di circa 50 metri, questo dislivello viene superato dalla Scalinata e dalla successiva strada in pendenza che si raccorda con il percorso in piano verso Parco Bottini e in generale verso l’omonimo quartiere residenziale a cui si può arrivare anche dal centro cittadino attraverso la strada carrozzabile, non agevole per i pedoni o la cremagliera, che è interdetta alle biciclette. Considerando quindi la distanza dal centro, la scalinata Cravieu è sicuramente la miglior via di accesso in discesa per collegarsi al mare, l’unica percorribile con la bici in salita (oltre alla carrozzabile almeno altrettanto scoscesa) e la migliore opzione in salita per chi arriva da ponente.

Il progetto di recupero

La scalinata parte da valle con un portale che è stato oggetto di riflessione ci si è interrogati se conservarlo, eliminarlo o modificarlo, essendo però un elemento storicizzato si è optato per la sua conservazione.

La scalinata è molto spoglia e ha un impatto poco consono ad un elemento di landmark, il progetto prevede quindi il suo restyling secondo la tradizione delle maioliche locali. Questa finitura sarà utilizzata per le alzate in modo da organizzare un cromatismo e un pattern che renda la scalinata un elemento di forza nel paesaggio.

Un altro problema era il soleggiamento nella stagione estiva che dissuade l’utenza da utilizzare la scala per la salita. Il soleggiamento è impedito da ovest nelle ore pomeridiane per la presenza del promontorio e della sua area boscata, ma nelle ore del mattino e a mezzogiorno è molto forte.

Si è pensato di inserire un pergolo lato levante con un rampicante spogliante Campsis radicans in modo da rendere la scala più fresca nelle ore estive.

Per permettere la salita delle bici si inseriranno delle guide in inox già in uso in percorsi ciclabili e rampe cittadine (metropolitane) in modo da poter superare le scale. Al fine di dare una opzione al ciclista sarà posizionata un’area di ricovero biciclette per chi preferirà avventurarsi alla quota superiore e al parco a piedi.

La parte del percorso che sale oltre la scalinata fino alla strada di circonvallazione sarà lasciata carrabile non solo fino alla quota del primo cancello privato, come si era pensato in un primo tempo, ma fino all’attuale estensione della scalinata, questo per permettere interventi di pubblica sicurezza oltre che manutentivi anche con mezzi carrabili. Verrà inserita una rampa di gradini centrale per dare una scelta a chi trova più agevole gli scalini rispetto alla rampa inclinata.

I lavori sono suddivisibili in:

- opere strutturali

- opere di consolidamento del versante e di prevenzione del dissesto idrogeologico

- opere di recupero e valorizzazione

- opere per la mobilità sostenibile

Opere strutturali

La scalinata nella parte in cui diventa rampa con gradini a lato, presenta un fenomeno di rotazione e sprofondamento verso l’interno della sede stradale. Si ipotizza che l’acqua abbia scavato nella zona di impluvio fra la rampa e gli scalini causando un dilavamento del fondo e il successivo sprofondamento con relativa rotazione.

Sarà necessario quindi rifare il fondo stradale e ricostruire la rampa e gli scalini in corrispondenza dello sprofondamento. Sono state anche previste opere di consolidamento delle murature e delle fondazioni della scala in quella zona per drenare le acque.

Opere di consolidamento del versante e di prevenzione dissesto idrogeologico

La particella catastale di terreno che comprende il versante collinare ad ovest del tratto inferiore della scalinata è di proprietà comunale e d interessata da fenomeni di dilavamento del suolo e alberature fuori piombo cresciute su poco substrato. Le alberature verranno sottoposte a VTA per determinare se sia sufficiente una potatura di riforma per abbassare la chioma e diminuire la presa al vento o se sia necessario l’abbattimento. Il suolo verrà consolidato con opere di ingegneria naturalistica, rete, grate vive e palificate vive.

Opere di recupero e valorizzazione

La scalinata oggi si presenta in cls a vista, il progetto prevede di rifasciare le pedate con materiale colorato (cotto o pietra sinterizzata) in modo da migliorarne la qualità estetica e renderle più facilmente distinguibili dagli ipovedenti, mentre le alzate saranno realizzate in maiolica colorata per richiamare la tradizione locale e riprendere la finitura del portale.

La scalinata verrà parzialmente coperta da un pergolato in modo da rendere la zona meno calda nelle mattine estive, la struttura leggera in corten sarà coperta da fili su cui verrà fatta crescere Bignonia campsis radicans, un rampicante caducifoglie. Questa sistemazione sarà dotata di impianto di irrigazione.

Opere per la mobilità sostenibile

La scalinata si trova in prossimità di un percorso ciclo pedonale di interesse provinciale, è importante prevedere quindi un utilizzo anche ciclabile dell’infrastruttura. Per permettere la carrabilità ciclabile dei gradini saranno inserite delle guide in inox per appoggiare le ruote della bicicletta. Per chi preferisse lasciare la bicicletta a quota Aurelia e avventurarsi a scoprire la zona collinare e Parco Bottini a piedi si è pensato ad un ricovero biciclette che possa anche permettere la ricarica di piccoli devices utilizzando l’energia solare e alloggiamenti per lasciare eventuali oggetti pesanti o ingombranti (asciugamani, attrezzatura da mare)

Il paesaggio si riappropria della Scalinata Cravieu

La compatibilità paesaggistica dell’intervento è stata analizzata come elemento fondamentale della progettazione. Il paesaggio è sintesi di natura e cultura e, come afferma la Convenzione Europea del Paesaggio, gli stati europei si sono impegnati a riconoscere giuridicamente il paesaggio in quanto componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni, espressione della diversità del loro comune patrimonio culturale e naturale e fondamento della loro identità.

Riconoscendo alla scalinata Cravieu un carattere di identitario, il suo recupero si configura come conservazione di un elemento identitario per la comunità di Celle e per i turisti che abitualmente frequentano il luogo per le loro vacanze. E’ importante che il recupero non stravolga la natura del luogo, ma la valorizzi e la metta in luce. Per questo si è deciso di non eliminare il portale, ma recuperarlo integrando le lacune e ripulendo il complesso dai graffiti. La valorizzazione viene attuata nel solco della tradizione utilizzando le maioliche che hanno reso famoso il Comune confinante di Albisola e utilizzando cromatismi tipici degli insediamenti storici liguri e i colori del mare.