Giardino famigliare

Giardino privato Genova Granarolo [2023]

Progetto esecutivo

Il giardino nasce come parco di un villino riferibile alla fine del XIX secolo che si sviluppava partendo dalla facciata nord e salendo lungo il pendio, con la suddivisione in appartamenti del villino anche il giardino è stato frazionato.

Caratteristica distintiva di questo parco era il sentiero che si intersecava al percorso dell’acqua, una interessante catena di acqua con due vasche maggiori e altri episodi minori era il filo rosso che animava il giardino. Il giardino che abbiamo recuperato è la parte inferiore del parco con la vasca bassa di grandi dimensioni.

Il microclima è mite, il giardino è stato lasciato andare per molto tempo e molte piante sono cresciute oltre le loro dimensioni di progetto, come ad esempio l’alloro che doveva invece costituire una siepe.

Quello che costituiva pre-esistenza sul lotto era costituito da alcune piantumazioni di alto fusto, dai percorsi paesaggistici e dalla catena di acqua con le vasche, il ruscello e alcune zone di piante acquatiche di minori dimensioni, oltre che le tubature sotterranee che univano gli episodi in alcuni punti dove l’acqua scompariva per poi riapparire nel quadro successivo.

Le alberature presenti sono costituite da alcune arecaceae fra cui trachicarpi e palme nane di San Pietro, alcune latifoglie mesofile mediterranee e alcune conifere di grandi dimensioni.

L’intervento ha previsto il recupero dei percorsi originari in ghiaino, segnati dalla cordolatura in pietra sbozzata, mediante l’introduzione di zone pavimentate con lastre di pietra grigia a grande spessore per rendere la manutenzione più gestibile e dare una lettura contemporanea al giardino.

Una nuova zona per il pranzo all’aperto sotto ad un pergolato in ferro battuto è stata collocata nell’area con vista verso mare.

La vasca era in abbandono da molto tempo ed è stato necessario regimentare le acque a monte perché il pendio portava foglie e detriti creando un piccolo muretto di sostegno con dietro un drenaggio. Attorno alla vasca è stata ripristinata la pavimentazione e introdotto un piccolo camminamento non solo per ragioni estetiche e fruitive ma in modo da impedire la contaminazione dell’acqua con terra o elementi vegetali. In adiacenza al muro di cinta dove, sono erano presenti due setti murari, è stata introdotta la zona doccia nascosta alla vista.

Nella zona antistante la casa è stata introdotta una recinzione in ferro battuto in stile analogo alla pergola, una sorta di “square” che separa il giardino privato dal passaggio in comproprietà.

Aspetti vegetazionali

Quando si è iniziato il progetto di restauro il giardino nella sua componente vegetale era stato banalizzato dall’assenza di cura, in esso si poteva ancora leggere l’impronta dell’area aperta dedicata al prato ed erano rimaste gran parte delle alberature, ma erano andate perse le fioriture e gli arbusti erano filati in modo che la loro funzione risultava irriconoscibile e la loro forma perduta. Per questa ragione il progetto ha previsto inserimenti di arbusti e tappezzanti da fiore aderenti al periodo storico di riferimento posizionati dove era necessario suddividere lo spazio o nelle zone di maggiore visibilità, messi a dimora anche in posizioni tali da definire meglio la geometria del tappeto erboso e renderlo più facilmente gestibile.

Davanti alla casa un interessante elemento di architettura in pietra che delimitava le aiuole con ampie volute è stato piantumato con piccoli arbusti e piante perenni e la mediazione con il piano del tappeto erboso sarà realizzata con piante fiorite in modo da regolarizzare l’area del tappeto erboso rendendola più facilmente manutenibile. Alcuni inserimenti di fioriture nelle zone di rocaille enfatizzano le pance del muretto storico con elementi che si accendono durante le varie stagioni.

Le specie proposte sono Paeonia suffruticosa in adiacenza alla zona ingresso casa, la Pachysandra terminalis per bordare la rocaille e la Fuchsia genii con Heuchera ‘Berry smoothie’ per le aree interne alla rocaille in adiacenza al prato.

Nelle zone di perimetro sono stati messi a dimora arbusti di dimensione media in modo da rendere meno percepibile la suddivisione del parco, nell’area di levante è stato necessario schermare il campo gioco e le zone pubbliche con piante di Euphorbia dendroides in grado di creare una grande massa molto naturaliforme e adatta alla zona soleggiata, mentre sotto il filare di cipressi sono state messe a dimora delle rose paesaggistiche a cespuglio rifiorenti da aprile a ottobre. Lungo il muro, ai lati della legnaia sono stati messi a dimora i Viburnum tinus mentre una Bougainvillea incornicia la zona bbq. Il piccolo dislivello è stato ammorbidito da Rosmarinus officinalis prostratum. Gli angoli del tappeto eroboso, al limitare della zona pergolato, sono resi più aggraziati dall’inserimento di Agapanthus africanus, mentre a monte della pergola è stata inserita una composizione di Verbascum epixanthium, Erynghium ‘Sapphire Blue’, Yucca filamentosa ‘Color Guard’.

Nell’area a ponente, dove le chiome degli altofusti dominano il piano arbustivo è stata collocata una collezione di ortensie, scelta fra le molte interessanti varietà, un tappeto di convallaria sotto le chiome degli alberi già formati continua il prato laddove il tappeto erboso non riesce ad avere una vitalità tale da garantirne la resa estetica. Il raccordo con il vialetto inferiore viene sottolineato dalla messa a dimora di Salvia greggii ‘Burgundy’.

Nella zona a monte della piscina una piantagione massiva di tapezzanti, Lantana sellowiana, è stata messa a dimora per impedire l’erosione superficiale del suolo e il conseguente trasporto di materiali nella vasca, mentre gli arbusti che chiudono la composizione verso il vialetto qui come altrove sono i Viburnum tinus, compatti, mediterranei e adatti anche alla mezz’ombra, lato muro Hibiscus syriacus rende la muratura più aggraziata senza nasconderla del tutto.

Questo giardino ci è piaciuto molto perché recupera un giardino pre-esistente attualizzandolo senza snaturarlo, è stato progettato pensando ai desideri dei proprietari ed infine è un’opera corale realizzata da artigiani preparati e competenti.