Cinque terre

Dossier di candidatura per l’Iscrizione al Registro Paesaggio, Cinque terre [2023]

Iscrizione al Registro Paesaggio dei paesaggi rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali del Parco Nazionale delle Cinque Terre “Terrazzamenti e della viticoltura delle Cinque Terre”

Coordinatore tecnico scientifico del Dossier di candidatura

Stefania Spina, studio LANDARCH

Il Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali è stato istituito con il Decreto n. 17070 del 19 novembre 2012.

Il Registro nazionale è stato costituito al fine di raccogliere le candidature provenienti dagli Enti interessati su tutto il territorio nazionale, che soddisfino determinati requisiti di ammissibilità, approvati in sede di Conferenza permanente Stato-Regioni. Il Ministero si occupa di identificare e catalogare nel Registro "i paesaggi rurali tradizionali o di interesse storico, le pratiche e le conoscenze tradizionali correlate", definendo la loro significatività, integrità e vulnerabilità, tenendo conto sia di valutazioni scientifiche, sia dei valori che sono loro attribuiti dalle comunità, dai soggetti e dalle popolazioni interessate. I paesaggi rurali le pratiche agricole e le conoscenze tradizionali sono iscritti al Registro a seguito dell'iter di verifica dei requisiti di ammissibilità a cura dell’Osservatorio Nazionale del Paesaggio rurale, delle pratiche agricole e conoscenze tradizionali (ONPR) mediante decreto a firma del Ministro, contenente la menzione che esplicita i motivi del riconoscimento.

Il decreto di iscrizione del Paesaggio dei terrazzamenti e della viticoltura delle Cinque Terre del 29 settembre 2023 riporta la seguente motivazione:

L’area candidata ricade interamente nel perimetro del Parco Nazionale delle Cinque Terre, il sito è stato dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’umanità in quanto paesaggio culturale unico al mondo in virtù dei suoi terrazzamenti che degradano dalle colline verso il mare che sono state oggetto di narrazione e di riproduzione da parte dei più grandi artisti nella storia dell’umanità. Nonostante i forti fattori di pressione che hanno comportato storicamente l’abbandono di tali terrazzamenti a vantaggio di investimenti nel settore turistico, il dossier e il sopralluogo effettuato mostrano chiaramente come il paesaggio delle Cinque Terre sia un paesaggio terrazzato e tale dimensione abbia una forte valenza storica con ritrovamenti che testimoniano il ricorso a tali tecniche costruttive fin dai primi insediamenti romani. La significatività storica è definita sia con riferimento alle caratteristiche del mosaico paesaggistico sia per la presenza di ordinamenti colturali tradizionali sia, soprattutto, per le sistemazioni idraulico-agrarie evidentemente leggibili sul territorio e riconoscibili. Le fonti citate puntualmente sottolineano come tali elementi abbiano una forte strutturazione storica come, peraltro, sottolineato dallo stesso UNESCO nel 1997.

Il paesaggio agrario delle Cinque terre, inteso come forme, ambienti, stratificazioni che l'uomo nel corso ed ai fini della sua attività produttiva agricola coscientemente e sistematicamente ha impresso al paesaggio naturale, si ritrova qui nella sua più elevata espressione dinamica di scenario colturale e paesaggistico in una interminabile successione che genera una icona di paesaggio rurale storico caratterizzato da biotopi, flora, fauna, geositi e testimonianze monumentali di azioni antropiche. Lavoro svolto in qualità di consulente del Parco Nazionale delle Cinque Terre con il ruolo di Coordinatore tecnico scientifico, RUP e Coordinatore della proposta Matteo Perrone, funzionario Parco Nazionale delle Cinque Terre.

Il gruppo di lavoro è stato composto da :

Viviana Ferrario, Università IUAV di Venezia

Mauro Marzo, Università IUAV di Venezia

Andrea Turato, Università Iuav di Venezia

Leonardo Rossi, Università Iuav di Venezia

Maria Vittoria Ceola, Università Iuav di Venezia

Davide Dematini, Università Iuav di Venezia

Viola Bertini, Università Iuav di Venezia

Gianluca Spironelli, Università Iuav di Venezia

Diego Moreno, LASA Laboratorio di Archeologia e Storia Ambientale - UniGE

Carlo Montanari, LASA Laboratorio di Archeologia e Storia Ambientale - UniGE

Valentina Pescini, LASA Laboratorio di Archeologia e Storia Ambientale - UniGE

Alessandro Panetta, LASA Laboratorio di Archeologia e Storia Ambientale - UniGE

Pietro Bertolotto, LASA Laboratorio di Archeologia e Storia Ambientale – UniGE

Il dossier è scaricabile dalla pagina dedicata nel sito del Registro.

Puntatore alla pagina dedicata nel sito Parco Nazionale Cinque Terre.

“L’appartenenza al registro, oltre ad interpretare la complessità e l’unicità del paesaggio agricolo delle Cinque Terre come chiavi di eccellenza, dà accesso a strumenti di sostegno sempre più mirati, affermando il ruolo di pubblica utilità svolto dagli agricoltori. Un canale preferenziale attraverso cui intercettare risorse da destinare allo sviluppo di progetti agricoli sostenibili. Consente infatti di candidare l’area al programma GIAHS della FAO (Globally Important Agricultural Heritage Sites) e concede la priorità di finanziamento su misure PSR (Piano di Sviluppo Rurale) e altre programmazioni nazionali e comunitarie. Promuove inoltre attività di ricerca che approfondiscano i valori connessi con il paesaggio rurale, anche al fine di tutelare la diversità bio-culturale. Favorisce la semplificazione dell’iter autorizzativo per gli interventi di recupero delle aree agricole in abbandono.”